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Mondiali basket: contro gli Usa di Banchero niente da perdere, per questo l’Italia può sognare

Paolo Banchero 

 Sulla frontiera spesso fatale nei grandi tornei d’era recente, i quarti di finale dove si separano i lavori ben fatti dalle vere imprese, l’Italia gioca oggi a Manila contro gli Usa (14.40, RaiDue, Sky e Dazn a reti unificate) la partita che ai Mondiali le manca da 25 anni: quella che ammette ai sogni di medaglia. Già questo ne premia i meriti, reclamati alla vigilia da Pozzecco, condivisi dal senso comune. Si poteva preferire la Lituania, nemica di più conosciuta scuola europea, anche se qualcuno suggerisce che, sbatacchiati proprio dai baltici, gli americani sono scesi da Marte mostrando qualche fragilità. Sarà, ma non c’è da crederci. repubblica.it

Subito in trincea. Unahotels, quattro trasferte nei primi 6 turni. La prima giornata mercoledì 4 ottobre a Brindisi. Esordio al PalaBigi domenica 8 contro Scafati.


di Gabriele Gallo

Un inizio in salita, con quattro trasferte nei primi sei turni, tra cui quella con i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, alla terza giornata.

Non poteva esserci debutto più probante in serie A per coach Dimitris Priftis e la sua Unahotels. Non tutto il male viene per nuocere però, perché ci sarà così modo di valutare sin dal primo periodo la tempra del nuovo gruppo.

L’annata biancorossa scatterà quindi lontano dalle mura amiche: nel posticipo infrasettimanale di mercoledì 4 ottobre a Brindisi, causa impegno precedente, nel Q-Round di Bcl, dei salentini. Vitali e compagni faranno il loro esordio al PalaBigi domenica 8, contro la Givova Scafati dell’eterno rivale David Logan.

Detto della sfida, sette giorni dopo, in casa della scudettata Armani, all’undicesimo turno, il 17 dicembre, i reggiani scenderanno a Napoli, per affrontare il team dell’ex amministratore delegato biancorosso, Alessandro Dalla Salda.

Nell’ultima partita del girone d’andata Reggio sarà invece impegnata nel derby della via Emilia con la Virtus Bologna, che andrà in scena in via Guasco il 7 gennaio 2024.

Per effetto del calendario asimmetrico nel girone di ritorno l’Unahotels riceverà al Bigi la Milano dell’ex Nicolò Melli alla decima giornata, il 30 marzo, mentre scenderà alla Segafredo Arena di Bologna, per il ritorno del derby emiliano, il 28 aprile, a due giornate dal termine della regular season.

Stagione regolare che avrà due settimane di sosta tra il 15 e il 27 febbraio, a causa della Final Eight di Coppa Italia e degli impegni della Nazionale.

I biancorossi chiuderanno la stagione regolare il 5 maggio a Sassari.

Con l’auspicio che si possa trattare di un match preparatorio verso i playoff.

Obiettivo principale della società insieme a quello della conquista della Final Eight.

Con ancora alcuni roster da completare e le ovvie incertezze del periodo estivo, coach Dimitris Priftis (foto) ha commentato quanto uscito dai computer della Lega: "Il calendario - ha detto il coach - si può sempre vedere sotto tanti punti di vista: il nostro è quello di una squadra nuova che deve provare a costruire durante la stagione una mentalità tale da permetterle di farsi trovar pronta ogni domenica. Sicuramente l’inizio di stagione sbilanciato, con quattro trasferte nelle prime sei gare, ci metterà subito alla prova, sebbene siamo consapevoli che il focus dev’essere esclusivamente su noi stessi e sul riuscire a alzare ogni giorno il nostro livello. L’inizio di stagione - ha concluso l’allenatore della Unahotels - è un momento importante per la fiducia, ma ancora più importante sono la pazienza e la persistenza durante un’annata che sarà lunga e nella quale conterà il risultato conclusivo".
Il Resto del Carlino

Basket Nba. Denver campione, Jokic il signore dell'anello


L’uomo che sussurra ai cavalli è stato di parola. Il gigante serbo Nikola Jokic si è caricato i Nuggets sulle spalle e Denver ha galoppato spedita verso il primo titolo Nba. La capitale del Colorado si estende a 1600 metri di altitudine ( Mile-High City, un miglio terrestre) ma mai aveva raggiunto la vetta più importante, l’Olimpo del basket. Ci sono volute le “manone” e il piede perno di questo 28enne ragazzone serbo di 211 centimetri per vincere l’agognato “anello” di campioni del torneo più celebre al mondo. La pallacanestro è uno sport di squadra, ma è innegabile che il trionfo porti soprattutto la sua firma. Jokic è stato stellare anche nella vittoria decisiva sui Miami Heat (94-89 in gara 5 e serie chiusa sul 4-1) coronando una stagione fantastica. Ha frantumato una serie impressionante di record individuali ed è stato nominato miglior giocatore (Mvp) delle finali. Ma non provate a dirglielo, la risposta ormai la conosciamo: «Onestamente questo premio non significa nulla per me. Dovrebbe essere assegnato ai miei compagni e agli allenatori che mi hanno messo nelle condizioni ideali per giocare a questo livello». Dice più o meno sempre così quando viene interpellato sul tema.


Da tre anni è il miglior giocatore della Nba (due volte Mvp, nel 2021 e nel 2022) ma lui proprio non riesce a stare sotto i riflettori senza far riferimento alla squadra che lo fa sentire a suo agio. «Voglio un titolo e voglio vincerlo con Denver. Perché gli Mvp e tutti i premi individuali sono trofei che qualcuno ti dà, che qualcuno sceglie tu debba ricevere. Invece il titolo lo vinci tu». Così aveva detto alla vigilia e così è stato. Umile, autoironico, schivo, ma con una dedizione che ha sorpreso molti addetti sotto canestro. Pochi scommettevano su quel giovanotto che pesava circa 130 chilogrammi. E anche il Partizan Belgrado finì per scartarlo. Del resto Jokic stesso ammise che all’epoca beveva «più di tre litri di Coca Cola al giorno ». La stessa chiamata in Nba fu una sorpresa. La notte del draft, quando fu scelto da Denver, mentre i fratelli brindavano a New York, Nikola invece era a casa, in Serbia, a dormire tenendo fede alla sua fama di pigrone. Lo ammise candidamente: «Sì, stavo dormendo, non pensavo nemmeno di arrivare alla Nba. E solo dal secondo anno tra i professionisti ho capito che potevo restarci. Nella prima stagione rimbalzavo come una trottola da una parte all’altra del campo senza capire molto di quello che mi stava succedendo. Un giorno ero così stressato che mi dissero di andare a casa a riposarmi. Invece ho pensato che mi avessero cacciato e in quel momento mi sono chiesto se fossi da Nba...». Eppure sin dal suo arrivo negli States ha iniziato a lavorare sodo sulla dieta e sul fisico. E oggi i risultati parlano per lui. Un giocatore a cui il campo da basket sta stretto.

Parliamo di uno che alla fine preferisce sempre la stalla al parquet. Non è più un mistero ormai: «I cavalli sono la mia valvola di sfogo. Mi permettono di tenere la testa lontana dal basket quando ne ho bisogno, di rimanere calmo e rilassato. Li amo davvero, penso che sarà quello a cui mi dedicherò una volta finita la carriera ». Ha perfino rivelato che una volta a settimana parla al telefono con “Dream Catcher”. Sua madre deve andare nella stalla per passarglielo perché “Dream Catcher” è il suo cavallo. E alla Gazzetta dello Sport rivelò: «Anche quando gioco seguo le corse, dei miei cavalli e degli amici che ho incontrato in Italia e negli Usa». È così Nikola Jokic, il successo non l’ha cambiato, è rimasto il ragazzino che a 16 anni lanciava appelli nel vuoto su Facebook: «C’è qualcuno che viene a giocare con me al campetto?». Zero commenti, nessuna risposta, eppure ancora oggi rilancia l’invito perché quando torna in Serbia lui torna sempre al campetto sotto casa a Sombor la sua città di origine: «È la cosa che amo di più fare in vita mia. Più che giocare in Nba. Credo che il “talento” che mi è stato dato dall’alto arrivi dall’aver giocato lì 3 contro 3, 2 contro 2». Riservato ma disponibile con tutti. A 18 anni fu costretto a saltare due partite per una le-sione al polso causata da tre ore di autografi fatti a 300 bambini, durante un evento della sua squadra. Sembra incredibile ma è andata proprio così: « Nella mia vita non posso deludere mai nessun bimbo» si limitò a commentare. Controcorrente anche pochi secondi dopo aver vinto il titolo. Mentre i Nuggets esultavano il suo primo pensiero è stato quello di andare a salutare uno a uno tutti gli sconfitti: «Miami è una grande squadra, coraggiosa, che rispetto molto. Per batterla è servito uno sforzo incredibile. Noi abbiamo giocato una partita pessima. Siamo stati imprecisi al tiro, ma abbiamo capito come dovevamo difenderci».

Sempre restìo nell’esternare le proprie emozioni, nemmeno un’impresa del genere sembra averlo scalfito più di tanto. Figurarsi l’ennesimo riconoscimento individuale. Jokic ha alzato il trofeo di Mvp con in braccio la figlia Ognjena, e ha spiegato: «Siamo una grande squadra, non abbiamo vinto individualmente, ma per chi avevamo al nostro fianco. Crediamo uno nell’altro e abbiamo rapporti profondi. Il trofeo è importante, abbiamo fatto una cosa incredibile, ma le relazioni umane lo sono di più». Nemmeno il tempo di gioire per un titolo storico, il suo sguardo è già altrove: « Missione compiuta, il lavoro è stato fatto, adesso possiamo andare a casa» il primo commento lapidario a caldo. Peccato però che gli abbiano subito ricordato che ci sarà ancora la parata trionfale per le vie di Denver. Ha reagito come chi subisce un gavettone all’improvviso. Un siparietto in cui però lui è apparso sincero nel replicare tra il divertito e il serio: «Quando ci sarà la parata? Giovedì? Nooo... Io devo andare a casa. Domenica ho la mia corsa dei cavalli. Non so se riuscirò ad arrivare in tempo...».

La vittoria della Nba sembra già un ricordo lui però ne è pienamente consapevole: «È una sensazione meravigliosa, ma come già detto, non è l’unica cosa che conta al mondo. Ok, ho vinto o meglio abbiamo vinto ma non è la cosa più importante al mondo. Ci sono molte altre cose che amo, che mi piace fare. Nessuno ama il proprio lavoro o magari qualcuno sì, ma sta mentendo». Il basket non è tutto e comunque c’è qualcosa che conta più del lavoro. Al primo posto non c’è dubbio c’è la sua famiglia. Quella di origine, di allevatori e cestisti, sia i genitori che i suoi due fratelli maggiori. E poi la famiglia che ha formato sposando Natalia, la sua fidanzata dai tempi del liceo. Un legame molto forte da cui è nata la piccola Ognjena, due anni a settembre. Anche quell’esultanza particolare, mostrando l’anulare, sembra un gesto di scherno. In realtà si riferisce a una canzone che canta insieme con la figlia. C’è poi un dettaglio che stupisce molto gli appassionati: sui lacci delle scarpe con cui gioca è solito legare la fede nuziale. A riprova che se l’anello di campione è un sogno, ce n’è un altro che vale anche di più.
avvenire.it

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Redazione Sport redazione.sport@simail.it)

Basket, Unahotels Reggio Emilia – Dolomiti Energia Trentino. Finale 94 - 70 Pallacanestro Reggiana salva

Contro l’Aquila Trento la Pallacanestro Reggiana non doveva solo vincere, ma sperare nella sconfitta di almeno una delle squadre a quota 22, per arrivare alla tanto agognata salvezza. E la serie di circostanze si è verificata. Buon auspicio per il prossimo anno in Serie a. Con l'invito a tutto il gruppo da parte della Redazione Sport a incrementare la comunicazione favorendo anche la partecipazione agli eventi!



Basket, Serie A: le ipotesi di parità alla vigilia dell’ultimo turno di regular season

Siamo ormai prossimi a vedere in scena l’ultima giornata di stagione regolare in Serie A 2022-2023. Un’altra annata è pronta a concludersi, con il duello per la prima posizione che avrà termine al pari della lotta per la salvezza. Sia l’uno che l’altra hanno i loro motivi per essere particolarmente infuocati.

Olimpia Milano e Virtus Bologna sono appaiate in classifica, ma gli uomini di Messina hanno il vantaggio dello scontro diretto su quelli di Scariolo: per questo, se entrambe vincono (contro Sassari e Varese rispettivamente) o perdono, il primo posto diventa milanese, con annesso fattore campo a favore per tutti i playoff.

Anche il terzo posto non è deciso: qualora Sassari espugnasse il Forum e Tortona perdesse a Pesaro, il 2-0 nei confronti diretti da parte degli uomini di Bucchi relegherebbe al quarto posto quelli di Ramondino. La quota, qui, è quella dei 36 punti. Per il quarto a 34, invece, una sconfitta della Dinamo e contemporanea vittoria di Venezia su Treviso manderebbe la Reyer al quarto posto e il Banco al quinto.

Ma anche Trento, battendo Reggio Emilia, potrebbe sognare la quinta posizione a 32: l’avrebbe vincendo e dovendo sperare in una sconfitta di Venezia, dal momento che c’è il 2-0 nel confronto diretto. Più complicata la questione sesto posto a 30: posto il sesto posto fisso della Dolomiti Energia con qualsiasi combinazione a 2 o 3 squadre, se questa viene raggiunta da Brindisi e Brescia insieme la settima posizione è dei pugliesi. A proposito di Brindisi e Brescia, sono i lombardi ad avere la preferenza qualora siano queste le due sole squadre a 30.

Più complessi ancora gli scenari a 28 punti: con Pesaro, Brindisi e Brescia appaiate restano fuori gli uomini di Magro, mentre se sono ottave Pesaro e Brescia va ai playoff la Germani e se lo sono Brindisi e Pesaro ci va l’Happy Casa.

Ignorando i casi in mezzo, ci spostiamo sulla zona retrocessione. Lo schema è piuttosto semplice: la GeVi Napoli si salva se vince o Reggio Emilia perde, retrocede se perde e Reggio Emilia vince. L’Unahotels Reggio Emilia si salva se vince e una tra Trieste, Scafati o Napoli perde, retrocede se perde o se Trieste, Scafati e Napoli vincono. La Givova Scafati si salva se vince o una tra Reggio Emilia e Napoli perde, retrocede se perde e Reggio Emilia e Napoli vincono. Infine, Trieste si salva se vince o una tra Reggio Emilia, Scafati e Napoli perde, retrocede se perde e Reggio Emilia, Scafati e Napoli vincono.

oasport.it

Unahotels sconfitta dal Sassari. Incubo retrocessione

E' finita 89 a 77 con la vittoria della Dinamo Sassari la penultima giornata di Serie A UnipolSai. E per i biancorossi si avvicina l’incubo retrocessione.

“È una sfida dura per noi, ma vogliamo fare il nostro meglio per provare a conquistare la vittoria – aveva detto coach Dakota alla vigilia del match – Abbiamo due partite davanti, ne affrontiamo una alla volta con la consapevolezza che almeno un successo è necessario per tenere viva la possibilità di conquistare la salvezza”.

L’ultima partita contro il Trento che si disputerà al Palabigi rischia di non essere sufficiente per la salvezza, i ragazzi della Unahotels dovranno necessariamente vincere e sperare nei risultati negativi degli altri.

stampareggiana.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Unahotels Pallacanestro Reggiana Reggio Emilia col fiato sospeso: ci si gioca tutto nell’ultima di campionato



Dopo la sconfitta a Sassari, la Pallacanestro Reggiana inizia a preparare la delicatissima sfida di domenica prossima al PalaBigi contro Trento: per la salvezza serve una vittoria con risultati favorevoli dagli altri campi

REGGIO EMILIA – Niente da fare. La Pallacanestro Reggiana perde la terza gara consecutiva per 89-77 a Sassari e dovrà quindi vincere assolutamente domenica prossima contro Trento, sperando anche in risultati favorevoli dagli altri campi.

Se è vero che i tifosi non fanno canestro, è anche vero che il supporto dell’ambiente può aiutare e stimolare i giocatori in campo. Segnatevi allora questo appuntamento: domenica 7 maggio, ore 18, Palabigi. Ultima chiamata per la Unahotels per conquistare una salvezza lacrime e sangue. Occorrerà vincere e sperare in una concomitanza di risultati favorevoli dagli altri campi.

Reggio ospita Trento, Napoli andrà a Verona sul campo degli scaligeri già retrocessi, mentre Trieste andrà a Brindisi e Scafati ospiterà Brescia. Serve battere la Dolomiti e sperare.

Servirà un PalaBigi pieno in ogni ordine di posto e soprattutto caldo, pronto a sostenere la squadra anche nei momenti di difficoltà che si presenteranno. Sempre che i biancorossi non sentano troppo la pressione e allora si squaglino, ma allora sarebbe meglio cambiare mestiere.

Certo la prestazione di ieri pomeriggio a Sassari è stata desolante, al di là del valore superiore dei padroni di casa. Si salvano Strautins, Cianciarini e Diouf, male gli altri, con un Hopkins irriconoscibile. Non pervenuto il neo acquisto Andrea Jones, ma essendo stato ingaggiato solo pochi giorni fa nel suo caso non si poteva pretendere di più.

Sotto accusa le scelte di coach Sakota: atleti fuori forma e demotivati impiegati fin troppo, altri che meriterebbero per l’impegno, sono rimasti a lungo in panchina. Ora una settimana di attesa, poi sarà tempo di bilanci.

reggionline.com

Nba: 50 punti e Curry porta Warriors a semifinali play off

(ANSA) - ROMA, 01 MAG - "Incredibile e sublime" per il suo allenatore Steve Kerr, "leggendaria" per l'ex compagno di squadra Kevin Durant: la prestazione di Stephen Curry, che con i suoi 50 punti ha condotto i Golden State alle semifinali della Western Conference ai danni di Sacramento, ha scatenato l'applauso di tutta la Nba.

Ma un giocatore del basket Usa aveva segnato così tanto in una decisiva settima partita dei play-off, contribuendo in maniera decisiva al 120 a 100 finalee, così facendo, il playmaker dei Warriors ha fatto la storia, lui che ha al suo attivo quattro scudetti ottenuti in sei finali giocate dal 2015.

"Diamo tutto questo per scontato perché è Steve e' brillante, notte dopo notte, e lo osserviamo da dieci anni. Ma ogni tanto devi ricordarti che è uno dei più grandi giocatori nella storia", ha detto senza mezzi termini Kerr, dopo la vittoria della sua squadra. "È così che mi sentivo quando giocavo con Michael Jordan", ha aggiunto l'allenatore.
    La serata di Curry ha poi spopolato sui social. A parte i complimenti di campioni di altri sport e tifosi, come Toni Kroos e Andy Murray, a definirla "leggendaria" è stato Kevin Durant, ora ai Suns. Magic Johnson l'ha collocata "tra le più grandi che abbia mai fatto". Per Kevon Looney, altro architetto della vittoria dei Warriors con 21 rimbalzi e 11 punti nella racchetta, "assistere a prestazioni come questa è qualcosa che ricorderai per tutta la vita". "Quando pensi che non possa migliorare o stabilire più record, arriva e realizza qualcosa come stasera. Continua a migliorare. È stato un grande leader per noi, ha alzato il livello di tutti", ha aggiunto. Anche i suoi avversari di giornata non hanno mancato di rendergli omaggio nonostante la delusione. "È uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi", ha detto DeAaron Fox. "Prende colpi duri, entra nei corridoi, è in grado di finire... Ha fatto di tutto per loro. Una volta che ha iniziato a giocare, abbiamo avuto difficoltà a rallentarlo. 

ansa.it

Basket serie A La Unahotels Reggio Emilia cade a Sassari. Pallacanestro Reggiana è a un passo dalla retrocessione

Reggio Emilia: ai biancorossi non basterà battere Trento all’ultima giornata per agguantare la salvezza. Il destino di Cinciarini e compagni sarà legato ai risultati degli altri campi, con la speranza che Napoli, Scafati e Trieste non vincano tutte 

Reggio Emilia La Pallacanestro Reggiana è a un passo dalla clamorosa retrocessione. Sconfitta a Sassari, la Unahotels sprofonda infatti al penultimo posto solitario in virtù dei successi ottenuti da Napoli e Trieste in questo penultimo turno del campionato di serie A. Non basterà quindi, all’ultima giornata, battere Trento in casa per conquistare una salvezza che appare sempre più lontana.

Napoli, che ha due punti in più di Cinciarini e compagni, andrà a far visita al Verona già matematicamente retrocesso, mentre Trieste sarà impegnata sul campo della Happy Casa Brindisi. Scafati, infine, ospiterà Brescia, ancora in corsa per conquistare un posto ai playoff.

I biancorossi di Sakota, ieri battuti per  89-77, dovranno vincere a tutti i costi e sperare nella caduta di qualcuno, anche se _ in caso di arrivo a pari punti con altre squadre _ si dovranno poi fare eventualmente i conti con gli scontri diretti e la classifica avulsa.

IL TABELLINO

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 89

 UNAHOTELS REGGIO EMILIA     77

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Jones 16, Pisano, Dowe 28, Kruslin 12, Gandini ne, Devecchi ne, Treier 3, Chessa 3, Stephens 8, Bendzius 2, Gentile 7, Diop 10. Allenatore: Bucchi

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Reuvers 6, Giberti ne, Hopkins 4, Cipolla, Strautins 16, Stefanini ne, Cinciarini 13, Jones 2, Lee, Senglin 6, Olisevicius 17, Diouf 13. Allenatore: Sakota

ARBITRI: Begnis, Bartolini, Bartolomeo

PARZIALI: 23-19, 48-35, 70-63.

NOTE: tiri da due punti Sassari 15/28, Reggio Emilia 18/30; tiri da tre punti Sassari 12/21, Reggio Emilia 9/24; tiri libri Sassari 21/27, Reggio Emilia 14/19; rimbalzi Sassari 30 (5 offensivi), Reggio Emilia 21 (3 offensivi); assist Sassari 19, Reggio Emilia 18; palle recuperate Sassari 8, Reggio Emilia 6; palle perse Sassari 17, Reggio Emilia 6.

gazzettadireggio.it

Basket: sorteggio Mondiali 2023, l'Italia pesca le Filippine

 - L'Italia del basket pesca le Filippine dall'urna dei Mondiali 2023.

La nazionale di Gianmarco Pozzecco giocherà la prima fase del torneo iridato a Manila nel gruppo A con i padroni di casa delle Filippine, la Repubblica Dominicana e l'Angola.

Si giocherà all'Araneta Coliseum e gli azzurri esordiranno il 25 agosto contro l'Angola, secondo impegno il 27 con i domenicani e il 29 con le Filippine.
    L'Italia torna a giocare un Mondiale nelle Filippine a distanza di 45 anni dall'ultima volta: nel 1978 Dino Meneghin e compagni chiusero al quarto posto. "Il Mondiale sarà per noi un'altra tappa significativa nel percorso di crescita e credibilità - il commento del ct azzurro Gianmarco Pozzecco -, sia come Nazionale sia come maturazione di questa generazione di giocatori italiani. Sarà anche una buona occasione per continuare a creare entusiasmo come abbiamo fatto finora con una serie di sold-out in tutte le nostre partite. Il sorteggio ci soddisfa anche per motivi logistici perché ci permette di rimanere a Manila per tutta la durata della competizione ma non vogliamo sottovalutare le nostre avversarie, tra cui le Filippine padrone di casa e la Repubblica Dominicana capace di eliminare l'Argentina vice-campione del Mondo dalla corsa al Mondiale. Il viaggio verso Manila è già iniziato".
    Nella seconda fase, gli Azzurri incroceranno il gruppo B con Serbia, Cina, Portorico e Sud Sudan.

ansa

Basket, Banco Sardegna Sassari – Unahotels Reggio Emilia 89 - 77 risultato finale e altre notizie sportive da twitter






Pallacanestro Reggiana, la Unahotels sul parquet di Sassari


La UNAHOTELS Reggio Emilia sarà impegnata domani alle ore 17:30 sul parquet del PalaSerradimigni di Sassari per la penultima giornata di Serie A UnipolSai. 

Queste le parole di coach Sakota alla vigilia: “Dopo una settimana di lavoro intenso siamo impegnati sul campo della squadra attualmente al quinto posto in classifica, a dimostrazione della loro solidità e continuità di rendimento. Nutro grande rispetto della Dinamo, del loro modo di giocare e dell’esperienza di coach Bucchi e dei suoi atleti. È una sfida dura per noi, ma vogliamo fare il nostro meglio per provare a conquistare la vittoria. Abbiamo due partite davanti, ne affrontiamo una alla volta con la consapevolezza che almeno un successo è necessario per tenere viva la possibilità di conquistare la salvezza. Nel finale contro Brescia abbiamo pagato, nella situazione di emergenza in cui siamo, il terzo impegno nel giro di una settimana. Ora abbiamo recuperato le energie e siamo pronti a lottare. Sassari è molto preparata tatticamente, lo ha dimostrato nel match di andata al PalaBigi, dovremo farci trovare pronti a disputare una grande partita”. 

La sfida sarà trasmessa su Eleven Sports e diretta dalla terna composta da Begnis, Martolini e Bartolomeo. 

stampareggiana.it

Grande Unahotels: espugna Varese e fa un altro passo verso la salvezza

Cinciarini e compagni vincono a Masnago per 85-81 e salgono a quota 18 punti lasciandosi alle spalle Verona e Scafati (che però ha una gara in meno). Successo a sorpresa di Napoli a Bologna. Grave infortunio per Anim

VARESE – La Pallacanestro Reggiana vince con merito per 85-81 una partita condotta quasi sempre in testa, se non nelle battute iniziali. A Masnago, contro Varese, la Unahotels mette in campo una difesa che fa faticare enormemente i padroni di casa che finiscono anche sotto di 17 punti nel secondo quarto. La formazione di Sakota per lunghi tratti tiene a distanza gli avversari impedendo loro di correre in transizione e solo in un finale convulso e confusionario la Openjobmetis si avvicina pericolosamente a Reggio. Gli ultimi 35 secondi sono infiniti, ma i biancorossi reggiani mantengono la calma e portano a casa i due punti, con merito. Sul fronte della classifica perdono Treviso e Trieste che restano a quota 20, mentre Napoli ribalta il pronostico andando a vincere in casa Virtus e agganciando proprio la Unahotels a quota 18. Restano a 16 punti Verona, battuta a Brescia, e Scafati (che giocherà l’11 aprile in casa contro Brindisi). Purtroppo c’è all’orizzonte la tegola dell’infortunio a Anim: da valutare se alla caviglia o al tendine d’Achille.

reggionline.com

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - redazione.sport@simail.it)

BASKET L’Ojm si schianta contro Reggio Emilia


L’Openjobmetis sbatte contro il ferro di Masnago e si complica la vita nella corsa playoff. Sconfitta casalinga meritata per una brutta Varese, che paga l’assenza last-minute di Justin Reyes (nuovamente ai box per un problema al ginocchio sinistro) e la pessima serata dall’arco (6/28 da 3) contro un’avversaria costantemente in controllo con i suoi ritmi sincopati. Nella serata in cui Sassari, Trento e Venezia timbrano il cartellino, la truppa di Matt Brase spreca un jolly casalingo “sporcando” il ruolino di marcia immacolato contro le pericolanti. Reggio vince la battaglia del ritmo e dei cristalli con la coppia Hopkins-Lee graffiante da sotto e da fuori, e tiene sempre a bada una OJM confusionaria (14 perse). Tardivo il forcing finale dal meno 13 del 35’ al 79-81 con 9” sul cronometro. E nella serata in cui la panchina gioca solo scampoli (31’ complessivi per Caruso, De Nicolao, Librizzi e Ferrero), l’interrogativo sulle condizioni di Reyes alla vigilia della settimana con 3 partite (16 aprile a Trieste, 19 con Brindisi e 23 a Venezia) diventa ineludibile: l’OJM può permettersi di convivere con uno straniero a rischio nella fase decisiva della stagione, dove ci si giocano playoff e ingresso in Europa?

Varese in affanno contro la fisicità della difesa Unahotels, subendo le fiondate degli stazzati reggiani che colpisce da sotto con i lunghi e da fuori con Olisevicius ed Hopkins. Giro a vuoto offensivo dopo il 10-11 del 5’ e break di 2-12 che forza il time-out di coach Brase sul 12-23 del 7’. Primo quarto senza triple con un glaciale 0/8 da 3 per i biancorossi, che non hanno nulla dalla panchina e subiscono le ripartenze degli ospiti con Strautins a firmare sulla sirena il 14-29 del primo intervallo. La macchina delle triple si sblocca dopo 13’ con Woldetensae: 10-2 in velocità con 7 in fila del mancino, e Masnago si scalda col ritorno da meno 17 al 28-36 del 14’. La difesa OJM sale ad un livello più accettabile della “contemplativitià” del primo quarto (4 falli totali nei primi 20’), e se sale il ritmo la sqaudra di Brase riesce ad esprimersi con efficacia. Ma la rimonta non va oltre il 36-39 del 17’, con Cinciarini (10 assist a metà gara) che continua ad ispirare i compagni, mentre Varese spara a salve dall’arco (1/12 da 3) e in lunetta (9/15) per il 40-49 di metà gara. La pausa lunga permette ai biancorossi di aumentare i giri in retroguardia, ma il canestro da fuori è sempre proibito: solo 6 punti in 5’30” e Reggio tiene il controllo con i balzi di Lee (46-57 al 25’). Poca energia OJM, tanta lucidità Unahotels: Vitali dall’angolo ricaccia i biancorossi a meno 14. Un 2+1 di Ross sull’ultimo assalto del terzo quarto fissa il punteggio allla terza sirena sul 55-66, ma non si va oltre un effimero meno 9 con Vitali che ricaccia indietro dall’arco (61-73 al 33’). Solo sprazzi ma mai continuità, tra triple sputate dal ferro e perse banali nell’area reggiana sempre chiusa: tre sprechi filati sul 69-77 e due appoggi al vetro di Cinciarini e Senglin sembrano chiudere sul 71-81 del 37’.

Due triple di Ross e Brown tengono accesa la fiammella con Owens che segna il 79-81 a meno 10”, ma Olisevicius è glaciale in lunetta con un doppio 2/2 che manda i titoli di coda (81-85 a meno 5”). E nonostante il decimo sold-out da 4702 spettatori, stavolta Masnago non gioisce.

Openjobmetis Varese-Unahotels Reggio Emilia 81-85 (14-29; 40-49; 55-66)

VARESE: Ross 21 (8-10, 1-2), Woldetensae 12 (2-2, 2-9), Brown 10 (2-4, 2-7), Owens 10 (4-6, 0-2), Johnson 19 (6-11, 0-5), De Nicolao (0-1 da 3), Zhao ne, Librizzi, Ferrero 2 (0-1 da 3), Caruso 7 (2-6, 1-1). All. Matt Brase.

REGGIO EMILIA: Hopkins 17 (4-7, 2-6), Vitali 8 (1-1, 2-6), Cinciarini 14 (5-8, 0-1), Senglin 4 (2-4, 0-1), Olisevicius 13 (3-6, 1-1), Anim 3 (0-1, 1-2), Reuvers 6 (3-4), Strautins 6 (3-4, 0-3), Lee 12 (5-7), Diouf 2 (1-3), Giberti ne, Cipolla ne. All. Dragan Sakota.

Arbitri: Martolini, Borgioni, Galasso.

prealpina.it

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - redazione.sport@simail.it)

Trasferta amara per la Pallacanestro Reggiana che cade 78-76 nonostante il supporto di 500 tifosi. Per raggiungere la salvezza servirà più di un miracolo

 

La Unahotels perde anche a Verona: la retrocessione è sempre più vicina

 Niente da fare. La Unahotels si arrende anche contro Verona per 78-76 in una partita che doveva dare l’attesa svolta, fallita, al proprio campionato. La sconfitta di oggi se non è una sentenza, ci si avvicina moltissimo. Le avversarie più vicine sono a 4 punti ed è vero che Scafati e Napoli oggi hanno perso, ma a questo punto della stagione, forse anche un miracolo potrebbe non servire. Se poi anche coach Sakota ci mette del proprio, nel miglior momento dei suoi, allora è evidente che la fine si sta avvicinando sempre più. Mancano 10 giornate, che sembrano tante, ma per questa squadra il tempo è terribilmente poco per rimettere in piedi una annata nata storta sotto tanti aspetti.

Parte male Reggio, sul 10-1 per i padroni di casa, ma ha la capacità di recuperare e chiudere avanti nel primo quarto. Spinta dalla carica dei 500 tifosi arrivati alla AGSM Forum e che hanno tifato senza soluzione di continuità per tutto l’incontro, i biancorossi provano a fare propria la partita, ma si scontrano con i soliti difetti, nonostante il buon apporto dell’ultimo arrivato, Marcus Lee che chiude in doppia doppia. E’ il terzo quarto a far la differenza, quando gli uomini di Sakota – oggi non immune da colpe – si fermano a 13 punti segnati. Con un tesoretto di 6 punti si inizia l’ultima frazione, ma tra errori, canestri concessi troppo facilmente e un probabile errore arbitrale sull’ultimo tiro libero di Senglin, è la Tezenis ad imporsi e a staccare ulteriormente la Reggiana in classifica, che resta mestamente, ma meritatamente in fondo alla classifica. Qualche contestazione da parte della curva all’entourage biancorosso al rientro negli spogliatoi.

reggionline.com

Unahotels, oggi contano solamente i fatti A Verona l’imperativo è vincere


L’imperativo è vincere. Certo, l’ideale sarebbe farlo con un margine superiore ai 5 punti per ribaltare la differenza canestri dell’andata (70 a 65 per Verona), ma al di là dei numeri e dei calcoli relativi alla classifica, quello che oggi serve - più di ogni cosa - è una bella iniezione di fiducia. Una scossa di energia positiva che dia la forza di credere in una salvezza che, nonostante tutto, è ancora lì a portata di mano. I biancorossi arrivano nella città di Giulietta e Romeo da ultimi della classe (10 punti) dietro proprio alla squadra di Ramagli (12) e già questo basterebbe per spiegare il valore della sfida. Appena sopra ci sono Napoli, Scafati e Brescia (tutte a 14) e poi Treviso e Trieste (16). Mettendo un attimo da parte Brescia, rigenerata dal sorprendente successo in Coppa Italia, Reggio da qui alla fine deve pensare di lasciarsi alle spalle due delle squadre appena elencate. Il distacco suggerirebbe Verona (appunto) e una tra Napoli (al Bigi domenica prossima, si parte dal -6) o Scafati (il 2 aprile in via Guasco, si parte dal -2) ma quando mancano ancora 11 gare al traguardo di un campionato così imprevedibile, ‘battezzare’ un avversario invece di un altro potrebbe essere autolesionistico. Per questo motivo è doveroso concentrarsi - in primis - sull’aspetto emotivo e di autostima generale, ancor prima di pensare alla classifica. È importante vedere una squadra determinata e con le idee chiare nei diversi momenti della partita. Se così fosse, il successo ne sarebbe una logica conseguenza perché pur avendo qualche certezza in più dal punto di vista del gioco corale, l’organico della Unahotels non è affatto inferiore a quello della Tezenis. I veneti hanno qualche garanzia in più sugli esterni (pensiamo soprattutto a Cappelletti, Anderson, Bortolani e Casarin) ma se Reggio, come sembra, potrà contare su Michele Vitali (nella foto, rientrato in settimana dopo lo stop per l’intervento al cuore) la sfida è alla pari anche in quel reparto. Vicino a canestro invece i biancorossi dovranno provare a trovare qualche vantaggio. Burjanadze sarà out per turnover, ma questo significa poter comunque disporre di tre lunghi di buonissimo livello (Lee, Hopkins e Reuvers) più Diouf: tutti atleti oltre i 206 cm. Più di ogni discorso tecnico però faranno la differenza il coraggio di eseguire con fiducia i tiri presi e la ferocia in difesa, con Reggio che è al sesto posto per punti concessi (78,1) mentre Verona è penultima (87,1). È qui che la Unahotels si gioca la partita e, forse, anche qualcos’altro.
ilrestodelcarlino.it

Basket: 85-84 alla Georgia, Italia qualificata ai Mondiali

 

- L'Italia ha battuto la Georgia 85-84 a Tbilisi e si è matematicamente qualificata ai Mondiali 2023 di pallacanestro, in programma dal prossimo agosto in Giappone, Filippine e Indonesia.

Diventano così ininfluenti per gli azzurri guidati da Gianmarco Pozzecco le due gare dell'ultima finestra, nel febbraio 2023, contro l'Ucraina e in trasferta contro la Spagna.

(ANSA).

UNAHOTELS E IL DERBY DELLA VIA EMILIA, MENETTI: “AL PALADOZZA PER COLTIVARE UN SOGNO”

 

Sesta giornata di Serie A e trasferta al PalaDozza di Bologna per la UNAHOTELS Reggio Emilia, che domani sera alle 20:30 affronterà la capolista Virtus Segafredo, ancora imbattuta dopo cinque partite di campionato. 

Queste le parole di coach Menetti in sede di presentazione del match: “Torna il derby della via Emilia e lo riaccolgo anche io con grande piacere. L’asse Reggio-Bologna è un riferimento regionale e non solo per tutto il movimento della pallacanestro. Ormai una classica, che in passato è stata in grado, a volte, di regalarci anche tante soddisfazioni. Oltre a questo c’è il piacere di giocare in un fantastico palcoscenico come il PalaDozza. Sulla Virtus c’è poco da dire, parlano per lei il blasone della società, il valore del loro allenatore, gli addirittura sedici giocatori in organico ed il fatto che stanno disputando l’Eurolega. Dal nostro punto di vista, credo che la chiave sarà lo spirito con cui affronteremo questo match: dovremo scendere in campo col sogno di vincere, con la voglia di fare una grande partita mettendoci nelle condizioni di costruire, all’interno dei quaranta minuti, un’occasione che ci possa rendere tangibile questo obiettivo. I nostri focus saranno due: il primo è quello di misurare noi stessi, affrontando una squadra che ti può veramente dare un’idea del livello che hai raggiunto, ed il secondo è quello di sfruttare questa partita per crescere. Dovremo giocare con sfrontatezza, cuore e coraggio”. 

La partita verrà trasmessa in esclusiva su Eleven Sports e diretta dalla terna arbitrale composta da Lanzarini, Paglialunga e Valleriani. 

fonte: pallacanestroreggiana.it

Italia-Georgia, Qualificazioni Mondiali basket 2023: programma, orario, tv, streaming


Autentico trascinatore è stato Simone Fontecchio con 20 punti, insieme ai 17 di un sempre efficace Nicolò Melli. Doppia doppia sfiorata, invece, da Nico Mannion con 11 punti e 9 assist. I nostri portacolori hanno compiuto un altro passo importante, quindi, nel percorso che potrebbe fargli staccare il pass per la rassegna intercontinentale dell’anno prossimo.

La Georgia si presenta alla sfida di sabato sera dopo aver battuto per 77-66 l’Olanda, in un match che però ha segnato anche l’infortunio di una delle stelle della Nazionale: Tornike Shengelia, ala grande in forza alla Virtus Bologna, non sarà della partita contro gli Azzurri per via di un infortunio rimediato nel match contro gli Orange.

Palla a due che verrà alzata al PalaLeonessa di Brescia sabato 27 Agosto alle ore 20:30. Sarà possibile seguire il match in diretta TV su Sky Sport Action (canale 206), mentre la diretta streaming sarà garantita da SkyGO, Now TV ed Eleven Sports. Ci sarà anche OA Sport, che vi fornirà la diretta LIVE scritta per non farvi perdere nemmeno un’azione di questa sfida affascinate ed importante che anticipa l’inizio di EuroBasket 2022!

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2023 BASKET, ITALIA-GEORGIA: IL PROGRAMMA DEL MATCH

Sabato 27 Agosto - Ore 20:30 Italia-Georgia

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2023 BASKET, ITALIA-GEORGIA: DOVE SEGUIRE IL MATCH

Diretta TV: Sky Sport Action (Canale 206) - Diretta streaming: SkyGO, Now TV, Eleven Sports -Diretta LIVE scritta: OA Sport

Fonte: oasport.it

L'Italia centra una vittoria importante contro l'Ucraina nelle qualificazioni ai Mondiali 2023. Bel secondo tempo degli azzurri, che rimontano e fanno loro la partita